(2) Commentigiovedì 5 agosto 2010
E' Silvia Fazzari la nuova presidente dell'Istituto
secolare Volontarie della Carità . E' stata eletta
dall'assemblea dell'Istituto mercoledì 4 agosto, al termine
della giornata di ritiro spirituale conclusa con l'adorazione
eucaristica notturna di martedì 3.
Silvia (nella foto piccola), originaria di Bergamo, si
è consacrata Volontaria della Carità nel
1966, dopo aver conosciuto l'Istituto, Lucia
Schiavinato e la scelta della consacrazione laica tramite
l'Amore Vince.
Oggi vive alla Domus Lucis di Trieste. In precedenza aveva operato
per molti anni in Brasile, prima nella regione
dell'Acre, assieme a Luisa Orenti, e poi a
Salvador, dal 1991 al 1998 presso il
Cisal (Centro integrado de saude de alagados) del bairro di
Jardim Cruzeiro, una struttura che offriva cure e assistenza
sanitaria alle persone piu' povere.
Nel precedente sessennio 2004- 2010 Silvia era stata consigliere
dell'Istituto.
"E' importante - dice la neo presidente - vigilare sul
nostro carisma e fare in modo che mantenga la sua
originalità pur attualizzandosi alla realtà
d'oggi".
Come vicepresidente dell'Istituto è stata
votata Teresa D'Oria, che aveva ricoperto questo
incarico anche nel precedente sessennio. Completano il consiglio le
Volontarie Nevia, Gabriella (consigliere uscente)
e Francisca. Nel caso di quest'ultima, da
segnalare che è la prima volta che una Volontaria brasiliana
entra a far parte del consiglio.
La Volontaria Silvia succede come presidente alla Volontaria
Felicita Casti e, al pari del nuovo consiglio, resterà in
carica per 6 anni.
Silvia è la quinta presidente eletta
dopo che Lucia Schiavinato lasciò la
responsabilità dell'Istituto nel 1975. Queste le presidenti,
in ordine cronologico: Luigina Tonon, Gabriella Bonato,
Teresa D'Oria, poi Felicita Casti ed ora Silvia
Fazzari.
Qui sotto le foto del nuovo consiglio eletto e
di tutte le Volontarie presenti all'assemblea (obrigado,
Gabriel e Benè!) assieme a don Sabino Matera e padre
Enzo Mosca.
In fondo, un biglietto di congratulazioni a Silvia giunto dal
Brasile dalla Volontaria Dalva.


