(1) Commentimercoledì 24 febbraio 2010
E' tornata alla Domus Lucis giovedì 18 febbraio la
Volontaria della Carità Silvia Fazzari
(nella foto piccola), al termine del suo soggiorno in
Brasile per partecipare agli esercizi spirituali.
Ma come
avevamo già accennato, il suo soggiorno oltreoceano
è stato occasione per ritrovare le persone con cui ha
condiviso il suo periodo di vita in Brasile e le realtà in
cui si era spesa nel servizio agli ultimi.
Primo tra tutti il Cisal (Centro integrado de
saude de alagados) della parrocchia di Jardim
Cruzeiro, un barrio di Salvador.
La struttura è stata fondata da Antonietta Inchingolo, un
medico pugliese, missionaria laica (è mancata nel 1995), che
in precedenza aveva prestato servizio al Piccolo Rifugio di Roma e
nell'educandario di Aguas Claras a Salvador.
Il Cisal comprende ambulatorio medico, centro di terapie e un
laboratorio per la produzione di farmaci naturali. Per le persone
più povere, visite e farmaci sono gratuiti.
"Quando fu realizzato - racconta Silvia - chiesero alla gente
della zona che tipo di servizi o di richieste avevano. La
principale risposta fu: essere accolti bene. Perchè questo
non succede spesso in altre strutture".
Dal 1991 al 1998 Silvia ha operato al Cisal, Volontaria in
mezzo ai tanti volontari su cui tutto il progetto si
fonda. "Quando sono tornata a trovarli è stata una
grande gioia per me e per loro.In parte erano gli stessi volontari
di quando c'ero io, qualcuno invece è nuovo".
"Ma la cosa più bella è vedere che il
progetto va avanti ancora": Silvia lo ripete più
volte, con l'entusiasmo di chi parla di ciò che gli sta
davvero a (e "nel") cuore.