(0) Commentigiovedì 16 settembre 2010
All'assemblea dell'Istituto secolare Volontarie della
Carità che si è svolta a Camposampiero dal 31
luglio al 5 agosto è stato chiamato ad intervenire anche
padre Vincenzo Mosca, postulatore della
causa di beatificazione di Lucia Schiavinato. E proprio
su questo tema ha portato aggiornamenti.
"E' in corso di elaborazione - ci ha spiegato
padre Mosca - una sintesi della prima parte del processo di
beatificazione, svoltasi nella diocesi di Treviso (quella
di Lucia, ndr). Gli atti processuali constano di 22
volumi di testimonianze, articoli, scritti su Lucia e di
Lucia. Siamo alla fase conclusiva della positio, che si sta
redigendo. Si tratta appunto di una sintesi che mostra
l'eroicità delle virtù di Lucia Schiavinato
rispetto alle tre virtù teologali - fede, speranza e
carità - e alle quattro virtù cardinali - giustizia,
fortezza, temperanza e timor di Dio -. Nella positio serve
completezza nel mettere in risalto lo studio scientifico
della biografia di Lucia che è stato svolto, ma
pure nel mettere in evidenza la poliedricità del suo impegno
sociale, politico, missionario, dalla fondazione dell'istituto
secolare all'impegno per la promozione della donna, nell'ottica
della sua spiritualità eucaristica".
Quando sarà terminata la positio?
"Pensiamo di completarla entro fine 2011".
Quanto lunga sarà?
"Già ora sono 972 pagine, e non è
finita".
Quali sono i passaggi successivi della causa di
beatificazione?
"Ci sarà la revisione della positio da parte del
relatore della causa, un membro della Congregazione per le cause dei santi, che
darà il nulla osta perché la positio venga
pubblicata. E sia quindi disponibile a tutti. Il
relatore sarà poi colui che presenterà la causa in
tutti i passaggi successivi presso la Congregazione per le
cause dei Santi".
"La postulazione - spiega poi padre Mosca - ha poi in progetto
anche lo spostamento della salma di Lucia Schiavinato dal
cimitero di San Donà di Piave, dove riposa
attualmente, alla cappella del Piccolo Rifugio nella stessa
città". La cappella in cui Lucia trascorse tanti giorni, e
ancora più notti, in preghiera.