(0) Commentilunedì 30 gennaio 2012
"Sono le relazioni che si creano l'aspetto
più stimolante. Ero partita prevenuta, temevo che avrei
avuto difficoltà a creare delle relazioni... e invece mi
accorgo che riesco ad avere un rapporto con le ospiti. Questo mi ha
stupito e mi rende felice... mi sembra di fare un gran lavoro".
Così Irene Nisi (nella foto
piccola) racconta quello che sta vivendo al Piccolo
Rifugio.
Da scout del clan del gruppo Verona3 , i suoi capi
le hanno chiesto di vivere un'esperienza di
servizio, che è parte fondamentale della
vita scout. Ed assieme all'amico scout Stefano, la
hanno indirizzata al nostro Piccolo Rifugio di via
Ugolino Vivaldi, quartiere di Borgo Milano.
Prima reazione? "Non conoscevo la casa, sapevo solo che ci
vivevano delle signore disabili...", racconta Irene.
Da ottobre ogni martedì pomeriggio è al
Piccolo Rifugio, dedicandosi alle ospiti assieme alle
educatrici.
"Sto soprattutto con Carla, e con lei di
dialogo verbale ce n'è per forza poco. E quindi devo stare
particolarmente attenta a capire cosa dice, a cogliere
piccoli gesti e sguardi". Si impara.
"Per il resto, partecipo ai lavoretti manuali, alla pittura, al
decoupage". Condivide quindi la vita quotidiana delle ospiti. E
come sempre al Piccolo Rifugio, è il suo
esserci, prima che il suo fare, quel che vale. E'
il suo esserci il dono alle ospiti.
La giovane volontaria - un'altra dei non pochi giovani volontari
presenti nelle nostre 7 case! -, studentessa al liceo classico
Maffei di Verona, resterà con noi fino alla fine dell'anno
scolastico.
A Irene, Stefano e ai capi del Verona 3 il
grazie del Piccolo Rifugio di Verona.