(1) Commentidomenica 17 giugno 2012
La conoscenza di Lucia si fa ancora più intensa, e si
può sentire Lucia ancora più vicina, visitando casa
sua. Ecco allora che i partecipanti all'ultimo incontro di
"Ti presento Lucia" hanno potuto dare un primo sguardo al
"Centro di spiritualità e della memoria"
che Fondazione e Istituto stanno realizzando nella casa in
cui abitò Lucia, oggi parte del Piccolo Rifugio di
San Donà.
L'intervento non è ancora stato
completato, nè è stata stabilita la data
dell'inaugurazione
Il presidente della Fondazione Piccolo Rifugio Carlo
Barosco e la presidente dell'Istituto secolare Volontarie
della Carità Silvia Fazzari hanno aperto le
porte delle cinque stanze alla trentina di partecipanti
all'incontro: l'impatto, per chi ha già Lucia nel cuore,
è stato davvero emozionante, malgrado alcune sistemazioni
ancora provvisorie e alcune parti del progetto ancora non
realizzate.
La casa conserva testimonianze della vita quotidiana di Lucia:
il pianoforte, la poltrona, su cui trascorreva le poche ore della
notte non dedicate alla preghiera, la sveglia con cui interrompeva
il sonno, alcuni mobili.
Ma sono raccolti anche i segni della sua vita di fede: dal
tabernacolo che volle poter avere in camera al
crocifisso a cui si rivolgeva in preghiera, al
cilicio che indossava. Il tabernacolo fu donato a Lucia dal vescovo
mons.Giuseppe Carraro, amico di Lucia e sostenitore della sua opera
tanto a Vittorio Veneto quanto a Verona. Glielo consegnò
quando, nei suoi ultimi mesi di vita, Lucia, dimessa dall'ospedale,
era costretta a letto, in una stanza del Piccolo Rifugio di
Pescantina. Il tabernacolo venne collocato in un armadio ai piedi
del letto in modo che Lucia dal letto potesse vederlo ed averlo di
fronte.
Un grande armadio, poi, custodisce i manoscritti di Lucia
Schiavinato. Si trova in quella che fu la camera dei suoi genitori
e fu aggiunto quando quella stanza divenne sala del tribunale,
durante la fase diocesana del processo di beatificazione.
In una delle sale si riuniscono le Volontarie della Carità
in occasione del Consiglio d'Istituto.
Pannelli in legno racconteranno a chi entrerà nel "Centro
di spiritualità e della memoria" le tappe principali
della vita di Lucia tra Piccoli Rifugi, riabilitazione
delle prostitute e Brasile. Le parole sono arricchite
dall'accompagnamento di molte foto d'epoca riproposte da sei
cornici digitali.
Altri due maxischermi propongono foto e
testimonianze di Lucia e delle Volontarie, mentre un terzo schermo
sciorina alcune delle pagine più significative dell'Amore
Vince, il giornale fondato da Lucia.
Ma il "Centro di spiritualità" non sarà fatto per
una visita fuggevole da spettatori: sarà invece un
luogo in cui fermarsi a pregare o in cui riunirsi, immersi
nella spiritualità di Lucia.
Ed è anche il luogo in cui lasciare una traccia:
l'applicazione realizzata ad hoc e accessibile da uno schermo
touchscreen permette di condividere una
riflessione con chi verrà poi, di scegliere lo scritto di
Lucia che più ci tocca dalla selezione proposta, e di
firmare il tutto facendosi scattare una foto.
Un primo sguardo al "Centro di spiritualità e della
memoria" nella casa di Lucia Schiavinato: il presidente della
Fondazione Piccolo Rifugio Carlo Barosco illustra l'allestimento in
corso di realizzazione