(1) Commentimartedì 30 giugno 2020
Al pari della compagna di classe della VD del
liceo scientifico Flaminio Aurora Dan, anche Elettra
Bastanzetti (nella foto sopra)
e Matteo Tolot (nella foto sotto)
hanno scelto di dedicare tempo e cuore al volontariato teatrale con
le donne e gli uomini con disabilità del Piccolo Rifugio di
Vittorio Veneto, e a questa esperienza hanno dedicato la tesina
presentata all'esame di maturità.
"Gli ospiti del Piccolo Rifugio -scrive Bastanzetti nella sua
tesina - si sono dimostrati sin da subito molto aperti nei
nostri confronti e volenterosi nell'affrontare il progetto teatrale
(...). Stava a noi (studenti) aprirci con loro allo stesso
modo, capire le loro necessità e rispettare i loro
limiti, pur divertendoci sempre tutti insieme allo stesso
modo. C'era chi non ricordava le battute o chi non capiva come
svolgere gli esercizi, oppure chi aveva bisogno di un ausilio per
spostarsi con la sedia a rotelle; l'aiuto reciproco è
comunque venuto spontaneo, sin dai primi incontri, come anche
l'ascolto di tutte le belle idee che gli ospiti avevano da proporci
in merito allo spettacolo".
"Un'esperienza di questo genere, come anche credo qualsiasi
esperienza nell'ambito del volontariato, ha dunque portato con
sé grandi momenti di soddisfazione ma anche diverse
difficoltà; il tutto, però, rientra in un
percorso di crescita personale che rifarei esattamente allo stesso
modo, accettando tutti quei momenti critici che è
importante riuscire a superare (...)Credo che il volontariato sia
un qualcosa che possa arricchire enormemente l'interiorità
di ciascuno di noi, anche a prescindere da qualunque scopo
puramente pratico, e perciò ringrazio la scuola e la mia
città per avermi dato tale possibilità; ho avuto modo
di avvicinarmi a un mondo per me del tutto inesplorato che
sicuramente riabbraccerò in futuro".

Scrive Matteo Tolot nella sua tesina: "Nello scegliere di
aderire a questo progetto unico e speciale, sono stato mosso
essenzialmente dal desiderio di dedicare parte del mio tempo
all'impegno sociale e dalla volontà di mettermi in gioco,
cercando di superare io stesso le mie fragilità per mezzo
del gioco teatrale, e devo dire di aver trovato molto di
più. Se inizialmente il mio atteggiamento era
più improntato alla compassione, nel corso dell'esperienza
esso si è evoluto in solidarietà
(...).Lavorare e collaborare con persone diversamente abili in un
contesto informale, giocoso, amichevole mi ha fatto rendere conto
di come, in fin dei conti, le fragilità mettano tutti noi su
uno stesso piano".
Anche a Tolot e Bastanzetti un grandissimo GRAZIE dal Piccolo
Rifugio.